La storia

 

Da piccole radici a grandi orizzonti: la storia dei CPIA

La storia dei Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA) è una storia di cambiamento e di visione, un percorso di evoluzione che ha trasformato un’idea in un sistema educativo moderno e inclusivo. Nascono ufficialmente nel 2012, con il Decreto del Presidente della Repubblica n. 263, ma affondano le loro radici nei Centri Territoriali Permanenti (CTP), istituiti nel 1999. In quegli anni si cominciava a comprendere che l’istruzione non poteva più essere considerata un privilegio legato esclusivamente alla gioventù, ma doveva diventare un diritto universale, accessibile in ogni fase della vita.

Al centro di questa rivoluzione culturale e istituzionale c’era un principio semplice ma rivoluzionario: la crescita personale e l’apprendimento non hanno limiti di età. Ogni individuo, indipendentemente dalle circostanze del passato, merita l’opportunità di rialzarsi, di riscoprirsi e di trasformare i propri sogni in realtà. I CPIA, eredi diretti dei CTP, sono stati progettati come una rete territoriale strutturata, capace di combinare efficienza amministrativa e flessibilità didattica, con l’obiettivo di portare l’istruzione ovunque fosse necessaria.

Un momento fondamentale in questo percorso evolutivo si è verificato nel 2015-2016, quando a Roma è stato istituito il CPIA 4, che si è rapidamente affermato come un punto di riferimento per un territorio vasto e diversificato. Ma la storia non si è fermata lì. Come una pianta che cresce e si adatta al suo ambiente, il CPIA 4 si è evoluto, fino a diventare CPIA 3, incorporando nuove sedi e accogliendo al suo interno realtà particolari e complesse, come quelle delle strutture carcerarie di Regina Coeli e Casal del Marmo.

In contesti come questi, dove la libertà appare lontana, l’istruzione assume un significato ancora più profondo. Diventa una finestra aperta su un futuro diverso, una luce che illumina il cammino di chi cerca una seconda opportunità, anche dietro le sbarre. L’integrazione delle sedi carcerarie non è solo un passo avanti sul piano istituzionale, ma un vero e proprio atto di giustizia sociale: un gesto che riconosce il diritto all’educazione come strumento di riscatto e reintegrazione.

Le ex sedi dei CTP 21, 10 e 11 sono state i primi punti di erogazione del nuovo CPIA 3, contribuendo ad ampliare il suo raggio d’azione e a consolidarne il ruolo centrale nel panorama educativo romano. Questo centro, così radicato nella realtà locale, abbraccia una comunità eterogenea: dai lavoratori ai migranti appena arrivati, dai giovani adulti agli anziani. È un riflesso di una società in continua trasformazione, che richiede risposte flessibili e una visione inclusiva.

La missione del CPIA è una promessa: la conoscenza è per tutti, senza eccezioni. È una porta aperta, pronta ad accogliere chiunque abbia il coraggio e il desiderio di attraversarla. Ogni studente che entra in un’aula del CPIA trova non solo nozioni, ma anche rispetto, accoglienza e un’opportunità per costruire un futuro migliore.

Da piccole radici, piantate in un’epoca in cui l’educazione degli adulti era ancora una sfida nascente, i CPIA sono cresciuti fino a diventare una solida realtà educativa. Offrono ali a chi li frequenta, permettendo di volare oltre i confini del presente e di immaginare un futuro più luminoso. La loro storia continua a scriversi ogni giorno, nelle vite degli studenti che escono da quelle aule con una nuova visione della propria esistenza, pronti a costruire una realtà più ricca di opportunità e di speranza.

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